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Dottrina sociale della Chiesa e concetto di uomo come relazione

Cari amici della Fondazione Enzo Peserico,

si parla molto di Dottrina sociale della Chiesa, mai come in questo momento essa è argomento di interesse anche per chi abitualmente non segue le vicende della Chiesa e non legge i discorsi del Papa, se non distrattamente dai resoconti (spesso, ahimè, infedeli) dei quotidiani.

Ma che cosa è la Dottrina sociale della Chiesa? Perché la Chiesa di occupa di questioni sociali? E che significato può avere per chi non si dichiara cristiano? Noi della Fondazione Enzo Peserico vogliamo fornire qualche riflessione in proposito, partendo dalla constatazione che “L’uomo è un animale sociale. Le persone non sono fatte per vivere da sole“. Questo noto aforisma di Seneca è ricco di conseguenze importanti: l’uomo vive in relazione con gli altri, in famiglia, nei corpi intermedi, nella società, nella politica, nell’economia, nella cultura. La buona qualità di tutte queste relazioni è garanzia del benessere dell’uomo. Leggete qui.

Ancora a proposito del concetto dell’uomo come relazione, vi segnaliamo questo interessante testo del prof. Pierpaolo Donati, professore ordinario di Sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, che fa notare come Benedetto XVI consideri la relazionalità una categoria centrale per leggere la condizione umana e le vie da percorrere per un autentico sviluppo integrale della persona e dell’umanità: “Sin dall’inizio, appare chiaro che la chiave di volta dell’enciclica viene collocata nella qualità delle relazioni, micro e macro, passando per le relazioni meso (quelle proprie delle formazioni sociali intermedie di società civile, di cui si parla diffusamente nei capitoli 3,4,5): “La creatura umana, in quanto di natura spirituale, si realizza nelle relazioni interpersonali. Più le vive in modo autentico, più matura anche la propria identità personale. Non è isolandosi che l’uomo valorizza se stesso, ma ponendosi in relazione con gli altri e con Dio. L’importanza di tali relazioni diventa quindi fondamentale. Ciò vale anche per i popoli. È, quindi, molto utile al loro sviluppo una visione metafisica della relazione tra le persone” (Caritas in veritate, n. 53)”. Leggete qui.

Un cordiale saluto,
Segreteria Fondazione Enzo Peserico

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