Desidero porgere il ringraziamento mio personale, di mia cognata Sabrina e di tutta la Fondazione a tutti voi che avete accolto il nostro invito e in particolare all’amico Massimo Introvigne, che ha voluto partecipare, nonostante i suoi molti impegni in giro per il mondo. Tra lui ed Enzo vi era una grande amicizia ed affetto, così come con noi.
L’abbiamo invitato a parlarci su una tematica tanto ardua quanto importante e di grande attualità: il rapporto tra Etica ed Economia, tra significato e valore delle nostre scelte e dei nostri comportamenti e le dinamiche dei mercati, della finanza, della circolazione e dell’uso del denaro.
Si tratta di un tema di rilevanza strategica sul quale la Fondazione intende svolgere azione di studio e di sensibilizzazione.
Ma andiamo con ordine nel presentarvi i progetti che vorremmo concretizzare nell’autunno 2009.
Innanzitutto, stiamo lavorando per realizzare una presentazione della figura di Enzo: non una vera e propria biografia, ma un’agile pubblicazione divulgativa per proporre un ricordo di Enzo e nello stesso tempo una riflessione sulla possibilità concreta, nella società odierna, di un’esistenza ricca di valori e coerente con il Vangelo.
Grazie al lavoro di un amico giornalista di un quotidiano nazionale, stiamo raccogliendo materiale e testimonianze sulla sua vita.
Un’esistenza basata sulla vita interiore, che ha dato i suoi frutti in ambito familiare, professionale, intellettuale e apostolico; nella consapevolezza, nel mondo toccato dal peccato originale, che ogni traguardo può essere raggiunto solo attraverso la battaglia, la fatica e l’ascesi.
In questo progetto siamo stati incoraggiati dalla stessa Curia di Milano, favorevole a proporre delle figure di “contemplativi in azione” cresciute in Diocesi, affinché questa memoria, questa eredità possa diventare fervore di propositi e concrete linee operative.
Un ambito così caro ad Enzo è quello dell’impegno per la famiglia e per l’educazione. Base di partenza per ogni rinascita anche economica. E c’è davvero in atto una vera emergenza sia della natalità che dell’educazione.
Il 18 maggio è stata presentata in Regione domanda di contributo per un progetto formativo della Fondazione destinato ai genitori dei bambini di età prescolare che ha per titolo “Educare oggi per prevenire il disagio adolescenziale di domani”, ed è realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Educativa san Gioachimo, fondata e animata da Enzo. Si tratta di un progetto di importante sensibilizzazione sulle problematiche educative, e ben radicato sul territorio attraverso il coinvolgimento delle famiglie e degli istituti scolastici. Se la Regione non destinasse il contributo alla Fondazione, troveremo sicuramente la strada, anche con l’aiuto di tutti voi, per realizzare questo importante progetto di sensibilizzazione delle famiglie nei loro compiti educativi.
La Fondazione vuole poi occuparsi ancora di etica e lavoro. Sappiamo che a breve uscirà l’enciclica sociale del Pontefice. Proprio la crisi che ha messo in ginocchio le economie di tutto il mondo sarà al centro della nuova enciclica di Benedetto XVI, Caritas in veritate, dedicata ai temi sociali e alla globalizzazione. Appena uscirà, ne organizzeremo la presentazione invitando economisti, teologi, sociologi, per un confronto di grande attualità.
Mentre il Papa rilegge e corregge la sua enciclica, non stiamo con le mani in mano. Vorremmo proporvi riflessioni sui principi di dottrina sociale nel mondo del lavoro, sussidiarietà e solidarietà; su demografia, globalizzazione, nazionalismi ed identità nazionale; sul rapporto Cina/Europa: confronto solo economico o soprattutto culturale?
La Fondazione Enzo Peserico ha molto da dire su questi temi. Può dare il suo contributo in un momento di smarrimento, quando gli idoli ai quali il mondo si era affidato hanno dimostrato tutta la loro debolezza.
Il campo è vastissimo: Enzo ha fatto molto, e la Fondazione vuole continuare il suo lavoro. Ci auguriamo che questo cammino possa essere lungo e ci piacerebbe compierlo anche in vostra compagnia.
Abbiamo bisogno del vostro sostegno. Siamo in cerca di idee, di ambiti di azione, di collaborazioni e, perché no?, di finanziamenti. Siamo in cerca di ambienti con i quali dialogare, di amici in grado di cogliere il senso della nostra missione, di una comunità di persone che si riconoscano in questi obiettivi. Senza dimenticare il sostegno indispensabile della preghiera.
Partiamo questa sera e partiamo da voi. Non è poco.
Concludo ricordando un motto che Enzo mi citava spesso, il motto dei Templari, tratto dal Salmo 113: “Non nobis Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam”, “Non a noi Signore, non a noi, ma al Tuo nome dà gloria”.
Grazie per la vostra presenza e la vostra attenzione.
Flavio Peserico
Milano, 16 giugno 2009